Si chiude la vicenda dell’indagine di “inquinamento ambientale” che ha portato il sindaco Accorinti, insieme a due dirigenti del Comune, Antonio Cardia ed Antonio Amato a ricevere un avviso di garanzia a novembre del 2015.

Il primo cittadino e i due dirigenti avevano ricevuto degli avvisi di garanzia dopo il sequestro delle foci di nove torrenti cittadini eseguito dai carabinieri, dalla Guardia costiera e dalla Guardia forestale.

Il Pubblico ministero ha disposto l’istanza di archiviazione, rilevando, che nel caso in specie, non è configurabile l’ipotesi di reato prospettata, atteso che la competenza della “cura e pulizia delle proprietà del demanio marittimo e di fiumi, torrenti e laghi”, in forza dell’art. 34 comma 3 della L.R. 9/2013 è della Regionale Siciliana che deve provvedere – ai sensi dell’art. 71 della medesima Legge regionale 9/2013 – ad eseguire “le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, ivi compresi gli interventi di urgenza e somma urgenza nonché tutte le attività a valere sui fondi extraregionali, compresi quelli comunitari”.