I due argomenti sono inscindibili e rappresentano la causa e il problema. Questione morale e sociale sono state le colonne dei partiti e la conseguenza della loro dissoluzione. Una comunità necessita di regole condivise, di barriere morali e di principi inviolabili atti a tracciare un percorso per conseguire obiettivi utili a tutti. La questione morale oggi non è sbiadita è scomparsa. Di conseguenza è sorta una questione sociale che ha nel disagio giovanile e nella diseguaglianza il vulnus profondo dell'intera comunità.

La politica deve interrogarsi sui motivi che hanno determinato la scomparsa della questione morale e mettere in campo tutte le iniziative per una resurrezione dell'etica nella gestione del potere. Al contrario la politica stessa diventerà cenere e proprietà di cinici faccendieri e di leader opportunisti e privi di scrupoli. È venuto il momento di interrogarsi e prendere delle decisioni, è tempo di riflettere su cosa siamo e sulle conseguenze che l'assenza della questione morale ha comportato. Lo scenario del presente è il disagio che si manifesta drammaticamente nei suicidi di giovani e imprenditori, nella devastazione della scuola, nella povertà che cresce a ritmo geometrico, nella guerra generazionale e nell'odio sociale giunto a livello di guardia. Non ammettere che la questione morale è il problema acuirà i conflitti sociali e il fuoco dell'intolleranza.

I cittadini si aspettano risposte, necessitano di credere a dei progetti nei quali sono rappresentati e attori. È finito il tempo delle deleghe in bianco! È finito perchè tutte le attese sono state disattese, perchè la questione morale è stata sopraffatta dall'egoismo e dall'interesse di cerchi magici a discapito della collettività e soprattutto dei più deboli. Il presente è grigio, ma il futuro potrebbe essere buio.

Pensare di attribuire le colpe di questo disastro solamente alle regole monetarie imposte dall'Europa sarebbe una ulteriore dimostrazione di volere perseguire nella via della menzogna di cui i cittadini ormai sono consapevoli. La pace che ha accompagnato lo sviluppo e la convivenza civile è a rischio se la questione morale non ridiventerà il centro gravitazionale della politica.