“Incredibile ma vero sembra di essere su scherzi a parte, ma leggendo la sorprendente presa di posizione del nuovo sovrintendente di Messina sul termovalorizzatore proposto da A2A a San Filippo del Mela ci si rende conto che spesso la realtà può superare anche i peggiori incubi”.

Ferma presa di posizione dell’on. Santi Formica, Presidente della commissione per la criticità ambientale della Valle del Mela.

“Ma andiamo con ordine – scrive il deputato regionale in una nota -, A2A subentrata a Edipower a sua volta subentrata ad Enel nella proprietà della centrale elettrica di San Filippo del Mela dovendo dismettere la stessa centrale in quanto obsoleta e assolutamente superflua essendo ormai completata la interconnessione con la rete elettrica nazionale e quindi europea ed essendo inoltre diminuito il fabbisogno di energia, si inventa un progetto di trasformazione del ciclo produttivo attraverso la realizzazione di un termovalorizzatore di rifiuti, in tal modo evitando fra l'la bonifica del sito da dismettere previsto dalla legge e realizzando attraverso gli incentivi previsti per il ciclo rifiuti un grande affare. Prima incongruenza non è vero che trattasi di una semplice modifica in quanto la centrale elettrica di Milazzo aveva una capacita produttiva di 1200 megawatt, mentre il nuovo impianto proposto può produrre al massimo 55 megawatt compresi quelli prodotti dal solare. Seconda incongruenza l'impianto prevede l’intera trasformazione del sito assolutamente rivoluzionato per fare spazio alla creazione di nuovi stabilimenti per lo stoccaggio dei rifiuti e la loro trasformazione e quindi si tratta di un nuovo insediamento industriale assolutamente vietato dal piano paesaggistico approvato dalla Regione. Senza in questa sede considerare le altre negatività: distanza dal mare inferiore a 150 metri, posizionamento in centro abitato, mancanza di una discarica assenza di viabilità per assorbire l'aumento vertiginoso del traffico pesante, migliaia di camion all'anno, presenza di siti archeologici all'interno dell'impianto etc etc. Se a ciò si aggiunge che la competenza per la gestione del ciclo dei rifiuti è di esclusiva competenza regionale come prevede la costituzione recentemente peraltro riconfermato dai cittadini col referendum e che la regione siciliana non prevede nel proprio piano la costruzione di un termovalorizzatore a Milazzo, anzi come recentemente confermato dal direttore del dipartimento energia e rifiuti Maurizio Pirillo in commissione per le criticità ambientali della Valle del mela, non prevede affatto la costruzione di tali tipologie di impianti, allora bisogna chiedersi per qual motivo il nuovo (e sottolineo il nuovo) sovrintendente nominato dal governo Crocetta smentendo i proclami del governatore il parere della stessa sovrintendenza il dipartimento regionale dei beni culturali l'assessore regionale e lo stesso ministero si azzarda a negare l'evidenza del rispetto delle leggi dello Stato e della Regione? Come può il governo Crocetta mantenere in carica un dirigente che contraddice ciò che ancora qualche giorno fa e sempre in commissione per la Valle del mela il dirigente e il capo gabinetto dell'assessore ai beni culturali su precisa domanda se il piano paesaggistico poteva prevedere quel tipo di impianto, hanno risposto all'unisono tassativamente no e che anzi qualsiasi iniziativa in tal senso intrapresa da altri sarebbe da considerare illegittima e contro legge. A questo punto e dopo fra l'altro che tutti i cittadini, le associazioni, i comitati i sindaci i consigli comunali il parlamento siciliano si sono espressi contro tale impianto mi auguro che intervenga la magistratura per fare chiarezza a salvaguardia della legge della salute e contro eventuali speculazioni”.