La Uil-Fpl è venuta a conoscenza che alcuni dirigenti medici assegnati alle Unità operative di Anestesia, Radiologia, e Pronto Soccorso Generale hanno rassegnato recentemente le dimissioni dal servizio.
 “Aspetto ancor più rilevante – scrivono in nota dal dg dell’Asp Gaetano Sirna - è la persistenza di un numero insufficiente di medici nelle Unità operative di Chirurgia Generale e Ortopedia, unità operative e servizi essenziali per un corretto funzionamento del Presidio Ospedaliero definito di Area Disagiata secondo il recente Decreto Balduzzi. Tutto ciò aumenta in maniera esponenziale i disagi sia per l’utenza che per i pochi operatori rimasti in servizio.
Pertanto, la scrivente organizzazione sindacale chiede a codesta Amministrazione un intervento urgente per assumere il personale medico previsto dalla dotazione organica per il PO di Mistretta al fine di garantire per la popolazione dell’hinterland nebroideo, adeguati livelli di assistenza”.

Pippo Calapai e Mario Salvatore Macrì, rispettivamente segretario generale e responsabile Area medica della Uil-Fpl nutrono qualche sospetto. “La scrivente organizzazione sindacale, stante i pochi interventi risolutori da parte di codesta Amministrazione in merito alla problematica più volte denunziata, non vorrebbe minimamente immaginare che l’Ospedale di Mistretta così come previsto nella precedente bozza della rete ospedaliera sia già considerato dismesso. Ciò sarebbe un fatto politicamente gravissimo con refluenze negative per una zona fortemente disagiata, peraltro riconosciuta dal Ministero della Salute quale “area disagiata ultraperiferica”.