Il polistrumentista tedesco, Peter Piek,  che sta  incantando il mondo con la sua musica frammista di colori e immagini,  in tour con Rocketta Booking, regalerà  al pubblico italiano una serie di concerti per presentare   Il suo nuovo lavoro discografico dal titolo  “+”.  

Tra le  tappe della  sua tournèe c’è anche Barcellona Pozzo di Gotto, dove l’artista  si esibirà giovedì al noto locale  Perditempo.

martedì 14 febbraio: AL KENISA, Enna
mercoledì 15 febbraio: BOLAZZI, Palermo
giovedì 16 febbraio: PERDITEMPO, Barcellona P.G. (ME)
venerdì 17 febbraio: BEBOP, Taranto
domenica 19 febbraio: RIBBON CLUB, Terracina (LT)
martedì 21 febbraio: SPARWASSER, Roma
mercoledì 22 febbraio: EX CINEMA AURORA, Livorno
giovedì 23 febbraio: BOTTEGA ROOTS, Colle Val d’Elsa (SI)
venerdì 24 febbraio: FUORILUOGO, Asti
domenica 26 febbraio: GOTOSTORTO, Trebaseleghe (PD)

 “+” è un energico disco pop rock attraversato da un vasto range di influenze musicali,  i brani  che lo compongono sono dei quadri cantati, raccontano un lavoro artistico privo di esitazioni. In accordo con un  sound equilibrato   Piek conduce l'ascoltatore esattamente dove vuole lui, facendolo addentrare nel suo mondo fatto di immagini e note.

Peter Piek è un artista eclettico che ama amalgamare insieme varie forme d'arte, come i colori sulla tavolozza che da "cantante-pittore" spesso usa, unendo la musica alla pittura e alla fotografia, passando dai testi ai quadri e ai libri senza soluzione di continuità. Nato nell'ex Germania Est nella città che prima del crollo del muro era chiamata Karl-Marx-Stadt,  oggi Chemnitz, Piek si definisce un ragazzo altissimo dai capelli arruffati che fa ciò ciò che più gli piace. Ed è così che meglio esprime il suo talento. Dopo più di settecento concerti in tutta Europa, in Cina e negli Stati Uniti, il polistrumentista autodidatta Peter Piek sa bene cosa regalerà al pubblico: una performance artistica a tutto tondo in cui suona, canta, dipinge, fotografa e crea. Il suo timbro vocale ansimante e quasi sofferente è il suo singolare marchio di fabbrica e ricorda in qualche modo Thom Yorke, Bon Iver e Sufjan Stevens.

Un evento assolutamente da non perdere.