Politica
Vicepresidenza Consiglio Comune, punto e a capo. Si tende a Parisi e Iannello
Si cerca la convergenza in queste ore per sostituire i due vicepresidenti dimissionari. Il più quotato sarebbe il forzista Parisi mentre altri gruppi quali Cmdb, Centristi e Ncd si sono tirati fuori dai giochi
- 01/03/2017redazione
La volontà fino a ieri era quella di convergere per la vicepresidenza sul consigliere comunale forzista Pierluigi Parisi che ha incassato diciotto preferenze e che ha dato la sua disponibilità. La chilometrica seduta del Civico Consesso di Palazzo Zanca di ieri ha lasciato strascichi di dissapori su cinque ore di lavori e senza giungere ad una conclusione. Venuto a mancare il numero legale, oggi si rivota a partire dalle 13:30 posizionando sulla lista delle priorità per l’appunto l’elezione dei vicepresidenti.
Il consigliere Pippo De Leo, che è stato il secondo più votato con 7 consensi, potrebbe fare un passo indietro come ha rinunciato anche alla presidenza della VI Commissione Servizi sociali un paio di giorni fa. In realtà, il capogruppo di Forza Italia Pippo Trischitta ha posto il veto sul componente del Gruppo Misto dicendo che “non sarebbe ben accetto dall’Aula dal momento che è sempre assente durante i lavori. Al momento si fa il nome del collega della fazione Mista Pietro Iannello che metterebbe d’accordo la corrente Forza Italia e del Partito democratico e se la contenderebbe con Donatella Sindoni di Grande Sud. Ieri quest’ultima ha ottenuto 5 preferenze. Su di lei pende sempre la questione dell’ineleggibilità sollevata ieri dal vicepresidente dimissionario Nino Interdonato e da Nino Carreri, entrambi di Sicilia Futura e su cui sarebbe stato necessario discutere per la decadenza. Ma il presidente del Consiglio Emilia Barrile ha voluto passare oltre e non ha accettato l’immissione agli atti, dopo aver vagliato l’esigenza di mantenere la legittimità alla presenza della Sindoni attraverso il confronto tra i capigruppo. Il gruppo di Cambiamo Messina da Basso con a capo Lucy Fenech ha chiaramente espresso di non voler partecipare a questi “giochi di potere” ed è per questo che tutti e quattro gli esponenti hanno votato ieri scheda bianca. Oggi, magari scriveranno i loro nomi giusto per prendere le distanze da qualunque mossa politica o accusa di creare alleanze scorrette.
I Centristi per la Sicilia hanno già comunicato tramite il capogruppo Mario Rizzo di non volersi neanche inserire nelle scia delle candidature. Tra di loro, anche Libero Gioveni che si preoccupa di ricordare come ci siano troppe incombenze da risolvere tra il bilancio di riequlibrio e le tasse dei cittadini. Anche il Nuovo Centrodestra non sembra essere interessato alla poltrona di vicepresidente, soprattutto dopo averle voltato le spalle con le dimissioni di Nicola Crisafi. Si potrebbe ipotizzare una new entry da parte del Progressisti Democratici che, sfoderando qualche colpo di coda, potrebbero frapporsi a Iannello.
Marcella Ruggeri