“L’ipotizzare, da parte della consigliera Daniela Faranda, inciuci ed accordi che avrebbero dettato le mie azioni personali ed i miei doveri istituzionali, appaiono come attacchi strumentali dettati da populismo di basso profilo”. Lo afferma la Presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile, replicando alle accuse nei suoi confronti rivolte nei giorni precedenti dalla capogruppo di NCD.

Poi ironizza: “Comprendendo, comunque, che un certo malcontento possa essere fisiologico da parte della rappresentante di un partito che ha più poltrone che voti, non posso che gioire di non essere parlamentare nazionale perché avrei seriamente rischiato che mi venisse addebitato, a causa di oscure trame sotterranee, anche le dimissioni di Renzi”.

E conclude: “Penso che ora, però, sia giunto il momento di sgombrare il campo di diatribe fini a se stesse ed andare avanti nella costruzione congiunta di percorsi virtuosi necessari alla città nel completo rispetto di tutte le giuste istanze dei messinesi”.

P.M.