Politici, sedetevi su una carrozzina e sperimentate da soli cosa significa muoversi al centro urbano! Si può invitare almeno una delegazione della politica a sperimentare questo meccanismo quasi inverosimile per comprendere i limiti di un territorio che spesso e volentieri non è a misura d’uomo, figurarsi per chi è condizionato nella deambulazione.

Il Comitato 29Dicembre-RicostruiAmo Messina ha organizzato un incontro per affrontare le criticità e le istanze relative alla presenza di barriere (materiali e immateriali) che mettono a dura prova la vita di chi è diversamente in campo motorio, psichico e/o sensoriale. E’ stato presentato il video-denuncia #ABBATTIAMOLEBARRIERE realizzato dal comitato, insieme ai consiglieri della IV circoscrizione, Dino Smedile e Giovanni Caruso e la consigliera comunale di Ncd Daniela Faranda. La clip descrive otto minuti di una passeggiata in carrozzina per le vie principali del territorio dove si dovrebbe registrare una maggiore accortezza nei punti di passaggio, nei parcheggi o anche ingressi di attività. Tra i tanti, troppi disagi causati da barriere architettoniche, spicca la mancanza di educazione degli automobilisti messinesi, disattenti alle esigenze di chi può presentare una complessità oggettiva, dipendente dalla natura della disabilità. E’ una forte denuncia del disabile che subisce ogni giorno “quasi delle angherie” durante un percorso che per altri risulta normalissimo. E’ un modo per segnalare e riprendere la routine reale, costretta da una mobilità pedonale obsoleta ed insensibile. Diversi rappresentanti di associazioni attive nel sociale ed operatori del settore dato le loro testimonianze e i loro consigli.

Tra i vari contributi anche quello di Giuseppina Puglisi, vicina al comitato, che non potendo essere presente ha inviato un videomessaggio in Lis -Lingua italiana dei segni-, per raccontare la propria esperienza da portatrice di handicap uditivo. Difficoltà motorie, disturbi psichici, sindrome di down, autismo e molte altre le tematiche affrontate in questo appuntamento che, la presidente Patrizia Midiri chiarisce: "È’ solo l'inizio di un progetto, #ABBATTIAMOLEBARRIERE, che porteremo avanti senza fermarci, dando ascolto e voce ai nostri concittadini fin troppo trascurati dall'ignavia e dal disinteresse". 

"Per non parlare della segregazione vera e propria che vive chi risiede nelle zone di periferia" - prosegue la presidente Midiri -. Non ci fermiamo qui. Vogliamo sensibilizzare la città e insistere con le istituzioni affinché si occupino della questione senza alibi, perché è inammissibile girarsi dall'altra parte".

"Non è mai esistito un cambiamento. Questa doveva essere l'amministrazione più sensibile e più attenta invece ha lasciato i disabili tre ore fuori dalla porta. Rinnovamento non ne ho visto e ci siamo abbastanza arrabbiati. Abbiamo fatto un video per prendere coscienza di quella che è la situazione della città. Nè l'Onu né la Comunità Europea ammettono una mobilità limitata per disabili” - commenta Dino Smedile, rappresentante del IV quartiere.  

"La situazione è allucinante. Noi abbiamo la voglia e il dovere di agire unitamente per dare voce a chiunque abbia delle disabilità e deve essere supportato. Serve una progettazione chiara, avendo una priorità di obiettivi" - sottolinea l'avvocato Emilia Magazzù, membro del comitato 29Dicembre, di cui è tra i fondatori. "Dobbiamo rendere questa città a misura di tutti. È assurdo che di barriere architettoniche si parli solo in campagna elettorale per racimolare qualche voto qui e lì. È un'offesa alla decenza e alla dignità di chi è affetto da una disabilità e di chi assiste con amore chi versa in condizioni di un disagio che è tale e anche più grave per l'inerzia di chi continua a promettere e mettere in un cassetto il giorno dopo" – afferma la capogruppo di Ncd, Daniela Faranda.

"Non possiamo accettare questo abbandono. Vogliamo delle risposte", conclude Filippo Ammendolea, vicino al comitato, che ha partecipato alla passeggiata in carrozzina.

Marcella Ruggeri

Foto Rocco Papandrea