Politica
Palazzo Scardino, Messina Bene Comune guarda al recupero del gioiello
Insieme all’affaccio a mare della via Don Blasco, l’edificio datato 1848 potrebbe costituire un rilancio socio - economico, oltre che culturale della zona. L’Associazione promuove una petizione popolare da presentare agli Enti competenti
- 20/03/2017Marcella Ruggeri
E’ sopravvissuto al terremoto del 1908 e si inserisce nel patrimonio architettonico della nostra città pur essendo immerso nel degrado e in parte abitato da qualche famiglia. Si tratta del Palazzo Scardino in Via Don Blasco che aspetta solo di essere recuperato insieme allo splendido affaccio a mare del centro urbano. Questo gioiello della storia peloritana è stato oggetto di un accurato sopralluogo da parte dell’Associazione di promozione sociale “Messina Bene Comune”. Il Presidente e il Segretario di quest’ultima, Maurizio Rella e Giovanni Tomasello, hanno potuto constatare le condizioni critiche in cui versa questo esempio pregiato di costruzione dell’800 messinese e che non hanno ancora deteriorato gli elementi decorativi in pietra di grande valore. L’Associazione ha deciso di avviare una petizione popolare che serva a pressare sull’intervento di Palazzo Zanca e della Sovrintendenza ai Beni Culturali, rilanciando un possibile restauro. L’edificio è costruito sui ruderi di un fortino, innalzato dai rivoluzionari messinesi nel 1848 per controllare il bastione don Blasco e la cortina esterna della cittadella. In virtù della rilevanza storica, “Messina Bene Comune” ha deciso di toglierlo dall’abbandono, ponendo in essere tutte le opere necessarie a scongiurare il pericolo di imminente crollo che si potrebbe verificare per la sua precarietà statica. Il rischio sussiste sia per i passanti che per gli abitanti ed i lavoratori del circondario. L’Associazione vuole motivare, ognuno per le sue competenze, l’Amministrazione municipale e la Sovrintendenza ed accrescere il bisogno di restituire dignità e crescita anche socio - economica a quella location.
Marcella Ruggeri
Foto Rocco Papandrea