Il primo click di sintonizzazione sulla piattaforma online è stato battuto questa mattina nel salone delle Bandiere dall’assessore all’Informatizzazione De Cola ma era importante scrutare i suoi progressi man mano che la sua memoria si apre al mondo nel giro di 24 ore. Il nuovo sito del Comune di Messina non si è imbattuto in un restyling casuale o per semplice vezzo ma rappresenta un evento in piena regola che si adegua a delle normative europee della Pubblica Amministrazione. La sperimentazione è stata avviata in altre tre province Venezia, Biella e Matera,oltre alla Città dello Stretto, poi si è potuto scegliere Messina come primo capoluogo ad adottarlo definitivamente.

“L’attuazione progettuale e telematica ha previsto - spiega De Cola – di stringere un rapporto con un’impresa di Catania, la Datanet con un costo di 36mila euro che ci fornisce un servizio per un anno. Da oggi chi vorrà consultare il vecchio contenitore, comunque obsoleto, dovrà passare dal nuovo con molta precisione e meno lentezza”.

“Avverrà una distribuzione molto schematica e rigorosa dei dati - interviene l’Amministratore della Datanet, Dimitri De Porzio -. L’integrazione del cosiddetto menù ad hamburger facilita le ricerche. Città diverse si uniformano a questo progetto unico ed uguale. Da questo punto di vista si può classificare sensazionale. Ci sono voluti tre mesi di lavorazione per disegnare il sito www.comunemessina.gov.it. Il nostro appalto è stato assunto attraverso la piattaforma del Ministero dell’Economia e delle Finanze con la procedura che si rivolge ai servizi per le imprese al di sotto di 40mila euro. II mercato elettronico al ramo detto Mepa permette di trovare i servizi con requisiti ed esperienza in bella mostra degli offerenti”.

“Il nostro contatto con Palazzo Zanca è nato a dicembre - racconta De Porzio - . L’assessore ha detto che saranno coinvolte le 12 Partecipate nella Sezione Amministrazione Trasparente, conforme per logica di Pubblica Amministrazione a quella del Comune. Chiaramente, le Società più consistenti come Amam e Atm ci faranno perdere più tempo per raccogliere i contenuti, seguite dalla nuova Messinambiente. Penso che Innovabic sia la più piccola. Si tratta di un Network d’informazione che segue le linee guida Agid per la Pubblica Amministrazione. L’utente si orienta agevolmente con l’esposizione dei dati”.

A conclusione da segnalare. L’assistenza di questo gruppo siciliano costerà 16mila euro in un secondo step, a gennaio 2018. Poi, non esiste un ufficio centralizzato, il Ced, per non creare strozzature tra i dipartimenti.

“Se un settore di competenza deve pubblicare un avviso, un atto - puntualizza il responsabile di Datanet -, può operare senza aspettare l’ok di altri. Stiamo fornendo ai dipendenti formazione teorica e pratica, oltre che affiancamento operativo per circa un mese. I dati della piattaforma possono essere utilizzati per fare statistiche, stilate anche dagli stessi cittadini. E’ un bel risultato, un primato nella Nazione, che vede la collaborazione di Messina con Catania per l’impresa in servizio”.                        

        

Marcella Ruggeri