Mense scolastiche ancora ferme al palo. Si cerca di mettere una pezza con due mini-bandi, ma la strada da percorrere sembra in salita. A rallentare tutto però ci sarebbero i dubbi provenienti dal Dipartimento alla Pubblica Istruzione e dalla Ragioneria generale, ma soprattutto dall’assenza del bilancio previsionale 2017 non ancora approvato dalla Giunta.

I lavoratori sono tornati a protestare a Palazzo Zanca dove si è tenuto un incontro tra l’amministrazione e i sindacati. In rappresentanza delle parti sociali c’erano i segretari della Filcams Cgil Messina, Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi, insieme al segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana, Giovanni Mastroeni, mentre per l’amministrazione erano presenti l’assessore comunale alle Politiche Finanziarie, Cuzzola, l’assessore alla Pubblica Istruzione Alagna e il dirigente De Francesco.

Un incontro dall’esito giudicato non positivo dai sindacati: “Abbiamo preso atto - fanno presente i sindacalisti - di un diniego tecnico sugli impegni di spesa, anche su un bando di gara ridotto. Ribadiamo le gravi responsabilità nella gestione di un servizio importante per la collettività con pesanti conseguenze occupazionali e sociali e chiediamo un percorso ben diverso con il nuovo bilancio di previsione”.

Le richieste del sindacato non cambiano:”La Cgil evidenzia e denuncia ancora come la mancata ripresa del servizio, sospeso nel maggio dello scorso anno, ha provocato gravi disagi agli 80 lavoratori da un anno senza retribuzione e senza ammortizzatori sociali oltre che all’utenza, alle famiglie, al personale scolastico. Il sindacato ha portato sul tavolo dell’Amministrazione la richiesta di salvaguardare questi lavoratori con garanzie ben precise sulla clausola sociale che deve garantire continuità lavorativa, predisponendo relativo elenco del personale attualmente impegnato nello svolgimento dell’attività di refezione scolastica nelle scuole della città.

La protesta messa in atto dalla Cgil ha portato l’Amministrazione ad impegnarsi con lo stesso sindacato a predisporre una gara triennale all’interno del bilancio di previsione che la Giunta si è impegnata ad approvare entro il 31 marzo per poi essere trasmesso al Consiglio comunale. La Cgil ha sempre chiesto una gara per un periodo più lungo per dare stabilità al servizio e maggiori garanzie occupazionali”.