Cronaca
Migranti Molo Marconi, assessore Santisi: Minori ricevono interventi personalizzati
Lo sbarco di due giorni fa, al Porto di Messina, ha mosso la solita macchina operativa delle Politiche Sociali. La presenza di oltre un centinaio di minori ha disposto la programmazione diffusa in tutta la rete, dalla provincia fino a Palermo
- 24/03/2017Marcella Ruggeri
Tra i 639 migranti giunti al molo Marconi, lo scorso mercoledì 22, sono stati accolti 110 minori non accompagnati. Uno sbarco importante che la città di Messina ha dovuto gestire sempre al limite delle forze, con il supporto del Servizio sociale professionale del Comune. Bimbi e ragazzi sono stati portati nei Centri di prima e seconda accoglienza e nelle comunità della nostra città (Casa Regina Elena e Casa Amal; Casa Noemi e Il Grillo parlante), di Fondachelli Fantina, di Mazara del Vallo (Trapani), di Montedoro (Caltanissetta), di Altavilla Milicia e Palazzo Adriano (Palermo).
"L’Amministrazione ha affrontato lo sbarco come sempre, già nella giornata precedente - fa sapere l'assessore alle Politiche sociali, Nina Santisi -, non appena pervenuta la comunicazione dalla locale Prefettura, avviando le procedure per il reperimento di posti disponibili in prima accoglienza su tutto il territorio regionale e, grazie ad un intenso lavoro di ricerca e di lettura dei bisogni e peculiarità dei singoli al momento dell’evento, si è reso possibile, l’inserimento per tutti”.
L'assessora Santisi ha sottolineato che il servizio sociale è stato disponibile fino a tarda notte, in attesa che gli enti gestori, provenienti dalle altre città siciliane raggiungessero i minori. “Il lavoro continua – aggiunge l'assessore - con tutte le altre attività connesse alla presa in carico, con la programmazione dei trasferimenti in seconda accoglienza dei minori provenienti dai precedenti sbarchi e con l’attivazione e gestione degli interventi personalizzati. Il gruppo di lavoro dedicato ai “MISNA”, all’interno del Dipartimento politiche sociali, è anche impegnato nello sviluppo della rete territoriale per l’accoglienza diffusa che coinvolge istituzioni e società civile: Comune, Questura, Prefettura, Istituzione scolastica, Università, Aziende sanitarie, enti gestori, tutor, volontariato, associazioni sportive, famiglie e singoli cittadini che in questi mesi hanno dato la propria generosa disponibilità”.
Marcella Ruggeri