"Urge un comitato per salvare la città dal degrado". Lo annuncia l'ex sindaco, Eugenio Longo, che a 94 anni, si chiede il perché di alcune situazioni incancrenite nella cittadina turistica con l'occhio di chi ha amministrato, in passato, volendo bene alla città. "Ma perché ancora si discute del come e quando intervenire sulla frana di costa Don Lappio - dice in un accorato appello Longo - in quella zona le opere sono necessarie. Mi farò promotore, anche alla mia veneranda età, di un'iniziativa di sensibilizzazione al problema visto che gli organi istituzionali comunali non riescono a trovare una soluzione concreta.

Stessa musica, ad esempio, sul Palazzo dei Congressi per il quale non si riesce a trovare un futuro gestionale e si spera negli interventi, finora solo promessi, del G7". Insomma Longo, da vecchio intenditore della politica locale, non capisce perché vi sia questa interminabile tela di Penelope su problemi che sono oggettivamente​ da risolvere al più presto. Intanto, il Comune sembra muoversi nella giusta direzione. L'assessore ai Lavori pubblici, Tanino Carella, sulla questione relativa alla frana che pende pericolosamente anche sul percorso dell'A/18, sta preparando un dossier, per il momento segreto, su tutte le iniziative ufficiali perpetrate dal Comune per spingere un intervento di messa in sicurezza che appare assolutamente da non rinviare.

Longo, grazie al suo grande amore per la città, chiede che si metta in atto una svolta tangibile su quelle problematiche che sembrano così difficili da risolvere, ma solo dal punto di vista meramente burocratico. Lo stesso Longo non ha dimenticato che l'ossario del cimitero, il luogo dove vengono riposti i sacri resti dei defunti senza sepolcro, debba essere messo in sicurezza. Una materia che per certi versi investe il progetto complessivo di riqualificazione del cimitero. Se dalla parte dell'ossario tutto sembra in situazione precaria, lo stesso clima si vive dalla parte del camposanto che si affaccia sulla costa Don Lappio. Da quel versante il muro del cimitero ha avuto necessità di una palificazione in relazione alla frana la cui sistemazione rappresenterebbe anche il consolidamento dell'area dell'estremo riposo.

Mauro Romano