Non c’è pace per la questione emergenza abitativa. Alla legittima protesta di ieri a Palazzo Zanca delle famiglie aderenti all’Unione Inquilini, oggi si aggiunge il monito del consigliere comunale dei Centristi per la Sicilia, Libero Gioveni, che torna a chiedere con forza, dopo tante occasioni, di rispettare ciò che, a prescindere dal numero di alloggi disponibili per l’Ente, rappresenta un diritto di chi possiede i requisiti per poter accedere alle graduatorie. La rivolta di chi è oggettivamente disagiato è solo la punta di un iceberg in tema di politiche abitative in città. L’assegnazione degli alloggi popolari ai sensi del vigente Regolamento comunale attraversa un momento di sconforto perché non viene svecchiata e disciplinata da ben 4 anni senza l’emanazione di un nuovo bando.

L’ultimo bando – ricorda Gioveni – risale proprio al mese di marzo 2013 e non è pensabile che, posto che questo tipo di istanze gli aventi diritto dovrebbero avere la possibilità di presentarle ogni anno o al massimo ogni due, si faccia passare così tanto tempo, anche perché nel frattempo altre famiglie non inserite in graduatoria avranno sicuramente maturato nuovi requisiti (sfratto esecutivo, ordinanza di sgombero, antigienicità dell’alloggio, invalidità ecc.)".

“Proprio ieri – prosegue il consigliere – dopo la protesta delle famiglie, in sede di Commissione Regolamenti ho chiesto al neo Presidente Gennaro di rivedere an che il vigente Regolamento sull’assegnazione degli alloggi, soprattutto nella parte descritta dall’art. 12 che, come è noto, conferisce al sindaco il potere di derogare alla graduatoria per casi particolari o ritenuti gravi, a sua esclusiva discrezione! Ritengo che, in ragione anche di qualche assegnazione fatta da Accorinti forse un po’ troppo con superficialità (per esempio la casa assegnata a una famiglia Rom di cui lui si è anche vantato a livello nazionale e su cui non intendo certamente adesso entrare nel merito) - afferma l’esponente centrista – l’art. 12 del Regolamento dovrebbe essere più stringente, magari facendo in modo che il sindaco, nelle sue valutazioni dei casi ritenuti più estremi, possa essere inserito all’interno di una Commissione giudicatrice. “Pertanto – conclude Gioveni – non volendo entrare nel merito invece dell’immobilismo che regna in tema di Risanamento che meriterebbe delle valutazioni a parte, e alla luce anche degli ultimi eventi e della crescente domanda che c’è in città, MI PREME SOLLECITARE ancora una volta all’assessore e al Dirigente al ramo l’emissione del tanto atteso bando per l’assegnazione di alloggi popolari che manca da ben 4 anni e che quindi non ammette più alibi!”

Marcella Ruggeri