Politica
Rete ospedaliera, Picciolo: Buon assetto ma Barcellona trave nell’occhio
Trascorsi solo due giorni dalla ratifica della rete ospedaliera, si parla di gravi criticità da risolvere specie per il nosocomio di Barcellona. Il deputato Picciolo profila la controproposta dell’assessore Gucciardi “possibilista sulle correzioni”
- 31/03/2017Marcella Ruggeri
Sono passate solo 48 ore dalla ratifica della Rete ospedaliera nella VI Commissione sanità e già si registrano gravissime criticità da risolvere. A dire il vero già dopo qualche istante della fine dei lavori non si respirava un clima di totale soddisfazione per il provvedimento vagliato. Il capogruppo di Sicilia Futura all’Ars, Beppe Picciolo ci parla di una controproposta che deve essere formulata ed inviata da parte dell’assessore di settore, Baldo Gucciardi.
“L'approvazione in Commissione in tempi europei del nuovo assetto ospedaliero è una bella notizia – commenta il deputato Picciolo - ma non possiamo sottacere la grave penalizzazione del 'Cutroni-Zodda', che esce fortemente ridimensionato dalle rigide scelte ministeriali alle quali è stato inchiodato l'assessorato, costretto a presentare un modesto ed improponibile modello di Presidio ospedaliero che andrà quindi radicalmente riformato e/o riproposto. Il “caso” Barcellona nasce dalla tutela dell'incolumità dei pazienti da trasferire dal nosocomio di Milazzo a quello di Barcellona; il Ministero ha infatti ritenuto improponibile la divisione dei reparti perché rischiosa per i pazienti ma al contempo è giusto ricordare che non si può mantenere in vita un mezzo ospedale, dobbiamo quindi ridare una mission al presidio. Buona per il resto la programmazione della rete della Azienda Sanitaria Provinciale (Sant'agata, Lipari e Mistretta), con punte di eccellenza su Taormina e Patti; quest'ultima struttura, nonostante la classificazione di ospedale di Base, per via delle coincidenze della rete dell'infarto e quella dei punti nascita (entrambe allocati a Patti) con relativi reparti collegati, viene notevolmente potenziata rispetto alla sua dotazione base più di un Dea di I livello. Ridimensionato il Papardo dalla perdita del “gioiello di famiglia” Piemonte. Il nosocomio della zona nord della città si vede tagliare molti posti letto e alcune strutture complesse di ottimo livello per accordi interaziendali non tutti condivisi. Discorso a parte per l'hub Policlinico che fa la sua grande parte, ovviamente, con le tante strutture cliniche e didattiche presenti ed operanti. Sovrabbondante l'offerta dell'Irccs Neurolesi-Piemonte, oltre ogni più rosea aspettativa per un giovane e rampante ospedale del centro cittadino. Nel complesso piccoli errori, alcuni già emendati altri - a mio avviso – emendabili. Tutto bene dunque tranne la “trave nell'occhio” rappresentata da Barcellona che diventa una gravissima criticità da risolvere appena avremo capito la controproposta dell'Assessore, che comunque non si è minimamente voluto sottrarre al confronto su questo tema così importante, sul quale peraltro sentiremo certamente i cittadini per dare loro risposte vere”.