Non ha parlato solo di infrastrutture strepitose su cui l’opinione pubblica si divide e a cui a volte non ci si crede per i rischi di fattibilità ingegneristici, ambientali ed imprenditoriali. Il ponte sullo Stretto non è stata la priorità nella discussione del Ministro degli Esteri Angelino Alfano, almeno non nell’ordine di scaletta della sua visita a Messina. Mentre si manifestava il pienone nella platea che ospitava il reggente di Sicilia Vera, Cateno De Luca, il Capo di Alternativa Popolare lanciava il suo benestare al plesso sanitario del viale Europa, Irccs Neurolesi - ospedale Piemonte. Da questo sito, si è poi diretto all’Università in piazza Pugliatti.

”Avevo intenzione già da tempo di effettuare un sopralluogo in questo centro – dichiara Alfano in prima battuta - la cui causa è stata perorata da vari parlamentari a me vicini”. Il Ministro fa un riferimento netto al periodo in cui una certa parte di politica ha dovuto tutelare la scomparsa del Pronto Soccorso facendolo aggregare all’istituto di ricerca, una combinazione che ha visto consumarsi una manovra di un anno e mezzo.

“Volevo vedere di persona il lavoro degli operatori sanitari - commenta il Presidente di Alternativa Popolare – che intervengono per alleviare il dolore e le sofferenze nei casi più estremi. Questi addetti danno conforto e speranza a chi è in difficoltà e alle relative famiglie. Il ministro Lorenzin, il senatore Mancuso e i deputati nazionale e regionale Garofalo e Germanà hanno direttamente seguito l’iter della fusione con il Piemonte ed ora il potenziamento delle aree di Emergenza - Urgenza e Neuroscienze”.

Dopo aver scambiato qualche impressione con qualche cittadino all’ingresso dell’Irccs-Piemonte e dopo aver incontrato i dirigenti ospedalieri, in primis il direttore scientifico Placido Bramanti, il Ministro ha concluso questo suo tour nella dimensione clinica e riabilitativa e si è congratulato con tutto lo staff: “E’ certamente un’eccellenza in Sicilia e in tutto il Meridione d’Italia”.