I veleni che si infiltrano nel terreno dell’ex discarica Mazzarrà Sant’Andrea non possono fare dormire sogni tranquilli a tutta la Valle del Mela. I liquidi che decompongono l’enorme massa esistente di rifiuti stanno accelerando lo stato di allarme per queste zone ed è per questo che sono stati richiesti l’intervento e l’esame geomorfologico del Genio Civile di Messina. Venerdì pomeriggio, un sopralluogo da parte dei tecnici dell’Ente di via Aurelio Saffi ha permesso di ottenere una diagnosi abbastanza completa e sconcertante del percorso che si sta “ritagliando” il percolato. In questi giorni, si potrà e dovrà elaborare un provvedimento per limitarne le conseguenze disastrose ambientali, attraverso le osservazioni degli esperti che si sono recati sul posto. Attualmente, i comuni acclarati che sono stati raggiunti dallo sversamento risultano Mazzarà e Furnari.

Ma le discariche presenti nei dintorni sono diverse - commenta l’Ingegnere Capo Leonardo Santoro – quindi andrebbero definiti i confini di questo tracciato contaminato ed è piuttosto arduo”. Ad esaminare le condizioni sono stati l’Ingegnere Celi del Genio Civile con un geometra di fiducia, insieme al Comandante della Polizia metropolitana, Triolo per la competenza del torrente e l’Ingegnere Ferraloro per i pozzi.

L’impatto ambientale sarebbe di proporzioni devastanti ed incalcolabili se non si corresse ai ripari. Perciò tutte le associazioni e comitati dell’Area del Mela si sono imbestialiti per il futuro della loro terra d’origine per scongiurare che questa bomba ecologica scoppi lasciando un deserto nelle coltivazioni agricole e negli agglomerati urbani. Prima di loro, il Sindaco di Furnari, Mario Foti che intende tutelare le matrici ambientali e i suoi abitanti con tutte le sue forze e le denunce possibili agli organi deputati alla risoluzione del problema.

La perdita di migliaia di metri cubi del percolato dall’impianto di Mazzarà ha scatenato i Pentastellati ad ogni livello, con la propria deputata regionale Valentina Zafarana ed i Verdi Sicilia con la Coportavoce regionale Raffaella Spadaro. I soggetti che dovrebbero sentirsi sensibilizzati ed allarmati dovrebbero essere innanzitutto il Presidente Crocetta ed il Ministero dell’Ambiente che sono stati interessati con inviti ufficiali ed interpellanze.

Le vasche della discarica di Mazzarrà non sono più in grado di trattenere la fuoriuscita. L’impianto, con una gestione targata Società Tirrenoambiente S.p.a. e con il 51% del capitale pubblico, deve essere bloccato con una Ordinanza di Protezione Civile che possa disporre lo svuotamento repentino dei Silos e lo smaltimento del percolato nei siti appositi e specializzati per il composto nocivo.