Taormina
Non c'è pace per la piscina di Taormina
Si rompe l'unica caldaia in funzione, la struttura sportiva in balìa della burocrazia e di una controversa gestione

- 10/04/2017redazione
Adesso vasche con acqua "gelida" per la piscina di contrada Bongiovanni. Il presidente del "Corpo volontario di soccorso in mare", Giuseppe Sperlinga, attuale gestore del complesso, ha comunicato, tramite Pec, agli uffici comunali che si è guastata l'unica caldaia in funzione dopo lavori degli impianti di riscaldamento mai completati.
Non c’è pace per la piscina di Taormina che prosegue la sua recente storia di disagi. "L'interno della caldaia - racconta, Alessandro Marco Gaglio, portavoce del sodalizio - è pieno d'acqua. I nostri tecnici sono stati all'opera per verificare quanto accaduto". Il tutto rientra nella situazione di assoluta precarietà che sta vivendo la struttura.
A condizionare la situazione in negativo è l’esito, ancora incerto, sulla vicenda riguardante il finanziamento prima concesso e poi revocato al Comune dalla Regione per ammodernare "l’efficienza energetica con rifacimento della caldaia della piscina comunale", per un importo complessivo da 850mila euro. Una situazione addirittura finita alla quarta sezione del Tar di Catania. Finora, però, il risultato tangibile è che i lavori, a suo tempo avviati per il rifacimento delle caldaie, sono bloccati da un anno. Prima la struttura andava alla grande con due caldaie adoperate alternativamente, vecchie ma comunque funzionanti.
Di recente, l'attività natatoria era garantita da una sola apparecchiatura. Si tratta di una caldaia di 35 anni e da 55 kilovattori che da sola, evidentemente, non può più sostenere l’intero impianto di riscaldamento delle acque. Quest'ultima è forse arrivata al "punto di non ritorno" poiché è andata completamente in blocco e si paventa, conseguentemente, la chiusura della piscina per chissà quanto tempo. "Cvsm" ha già annunciato la richiesta di ulteriori danni nei confronti del Comune che si aggiunge ad una precedente lista già contenuta in un decreto ingiuntivo nei confronti di Palazzo dei Giurati da oltre 500mila euro.
Il sodalizio gestisce da 17 anni il complesso di contrada Bongiovanni. In questi giorni il Comune ha attivato la procedura di rilascio dello stabile. A questa azione l'attuale gestione si è opposta con forza. In mano del sodalizio vi sarebbe una fideiussione comunale che conferirebbe la struttura per altri dieci anni allo scopo di realizzare un teatrino grazie ad un prestito da 490mila euro del Credito sportivo. Dalla parte del comune si sostiene, la nullità di quell'atto del primo cittadino che sarebbe dovuto passare al vaglio del civico consesso. Intanto stanno proseguendo i lavori dell'elipista necessaria al G7 proprio nei campetti del complesso sportivo.
Mauro Romano