Messina dimenticata dal governo-Gentiloni. Il Def mortifica il Sud e in modo particolare la città porta della Sicilia. Lo rileva in una nota il segretario generale della Uil di Messina, Ivan Tripodi. “Il Documento economico-finanziario approvato dal governo Gentiloni rappresenta un pesante sfregio e un'offesa indelebile nei confronti della città metropolitana di Messina. Infatti, come avevamo ampiamente annunciato e al netto degli annunci, delle promesse e delle passerelle pre-elettorali, il Def certifica l'assoluta mancanza della benché minima attenzione nei riguardi di Messina e, più complessivamente, del Sud. Infatti, basti pensare che su ben 119 opere strategiche previste nel Def la stragrande maggioranza sono ubicate nel centro-nord del Paese. Insomma, un Documento dal chiaro sapore contro il Mezzogiorno".

E' quanto sostiene il sindacalista, il quale poi rincara la dose. "Questa vicenda, accanto alle indecenti scelte anti-meridionali del governo Gentiloni, evidenzia l'assoluta inconsistenza e la totale mancanza di credibilità dei rappresentanti istituzionali e politici del nostro martoriato territorio. Pertanto, si rende necessario, da parte del sindacato, aprire una grande vertenza finalizzata, sic te simpliciter, alla salvezza di Messina e della sua provincia che vive un tracollo economico-sociale provocato dalla totale mancanza di investimenti e di prospettive di lavoro. Faremo, quindi, la nostra parte fino in fondo in favore della città metropolitana di Messina e della sua incolpevole popolazione”. Conclude Ivan Tripodi.