Politica
Lo strano caso della Messina Bene Comune. Cercasi Dg da selezione discrezionalmente
La corsa alla carica di direttore generale è appena iniziata. Accorinti rinnega i vecchi metodi ma li ripropone
- 13/04/2017redazione
La corsa alla direzione generale della società di servizi “Messina Bene Comune”, è appena iniziata. Dopo la scelta “politica” dell’amministratore delegato, il professore universitario di Fisica, Beniamino Ginatempo, adesso si dovrà dare corpo al managment dell’azienda pubblica attraverso la selezione dei curricula.
Come rivela il settimanale “109press”, il lotto dei partecipanti alla importante carica è arricchito dalla presenza di Francesco La Fauci, stimato professionista messinese che ha avuto più fortuna professionale lontano da Messina, avendo ricoperto incarichi di rilievo alla Sac di Catania piuttosto che al Maas (Mercato agroalimentare di Catania). Il commercialista messinese che oggi ricopre un ruolo di prestigio nel managment della Banca Igea, ha deciso di scommettere sulla sua città presentando la sua candidatura per la direzione generale della società “Messina Bene Comune”.
I curricula presentati sono diversi – vi sarebbero altri stimati professionisti in lizza - come rivela sempre il settimanale diretto da Enzo Basso, ma il bando conterrebbe la parolina magica della “discrezionalità” della scelta. Ciò vorrebbe dire – salvo la prova contraria – che la selezione dei concorrenti avverrà in maniera disgiunta rispetto all’esperienza professionale.
Se ciò fosse, ci troveremmo di fronte ad uno dei paradossi dell’esperienza accorintiana: rinnegare il passato per riproporre le stesse metodologie nel presente.