Appena appena 9mila euro appaiono assolutamente ridicoli per garantire un servizio essenziale quale l’igiene cittadina, con specifico riferimento alla deblattizzazione, derattizzazione e disinfestazione contro la zanzara tigre ed altri insetti pericolosi. Questo è il budget proposto dalla Giunta ed approvato dal Consiglio comunale, assolutamente irrisorio, a fronte delle risorse economiche necessarie. A far chiarezza su questa mancanza nel bilancio dell’Amministrazione comunale è il consigliere della 4° Circoscrizione, Renato Coletta che puntualizza come le attività primarie congegnate per questo scopo siano ritenute forse accessorie per il terzo anno consecutivo.

La somma stanziata rientra nel capitolo 22008/1 “Acquisto prodotti, attrezzature e impianti e loro manutenzione per l’attività di disinfezione disinfestazione e derattizzazione”.

“Anche l’ultimo capitolato (elenco dei servizi espletabili) previsti per la neo società ‘Messina Servizi - evidenzia Coletta - elenca i superiori servizi senza però reperire la copertura finanziaria”.

A questo si aggiunge che “il competente dipartimento Ambiente e Sanità - continua il consigliere del 4° Quartiere - dispone di appena 2 dipendenti effettivi con il profilo disinfettatori, su 24 assunti oltre 10 anni fa. Le numerose richieste del Dipartimento per rimpinguare il personale non hanno avuto congruo riscontro da parte del Direttore generale”.

Il suggerimento di Coletta è di ricercare l’alternativa nell’integrazione dei contratti di servizio di Amam per espletare trattamenti periodici preventivi (anti murina, deblattizzazione e derattizzazione) della rete fognaria, senza dimenticare di rintracciare i necessari finanziamenti nella Messina Servizi per effettuare i trattamenti periodici derattizzanti, anti blatte e anti insetti vari sul suolo pubblico.

“In questa vergognosa vicenda, emergono gravi responsabilità politiche e burocratiche per cui - sollecita Coletta – la gestione Accorinti ed il Direttore Generale devono intraprendere i dovuti provvedimenti per rimuovere tutti i fattori ostativi e gli incomprensibili ostruzionismi affinché il Dipartimento possa operare senza ulteriori difficoltà, senza mettere a rischio la salute la cittadinanza”.