La corsa a ripianare il bilancio 2017 del Comune è appena cominciata. Le rendite immobiliari di Palazzo Zanca da cui poter pretendere introiti cospicui non si possono toccare a causa dell’adozione della riforma catastale. A rimarcarlo è l’assessore al Sistema dei Controlli Interni Guido Signorino che, questa mattina, ha voluto divulgare in conferenza stampa insieme all’assessore alle Politiche finanziarie Vincenzo Cuzzola, le manovre da escogitare per non precipitare nel dissesto. Ma nonostante il vento contrario che si muove nei meandri del Comune, la Giunta lascia trapelare che approverà il preventivo entro maggio.

La revisione degli utili dei cespiti ha ritardato nell’attuazione che sommata alla mancata attivazione della riforma di Governo legata al catasto si è tradotta in una vera e propria zavorra da cui doversi sciogliere. L’impossibilità di aggrapparsi a queste due misure ha prodotto i mancati accertamenti di entrata per un totale di 6 milioni e 700mila euro l’anno che dovrebbero essere assorbiti attraverso accantonamenti di riserva presenti in Bilancio.

Le società partecipate resterebbero una palla al piede. Per l’esattezza, Messinambiente, per risollevarsi dal crollo, necessita di uno stanziamento di sei milioni di euro. Il Comune, quindi la Giunta e tutta la sua dirigenza, devono rintracciare e mettere in campo le azioni positive di bilancio per non attestarsi in una condizione di scompenso e di agonia.

L’iniziale orientamento verso la difficile strada del Piano di Riequilibrio piuttosto che la scorciatoia del default è confermata “anzi è la più convincente” - affermano Cuzzola e Signorino.

“Se l’Ente fosse mandato in dissesto - ancora i due assessori-, le risorse per il PonMetro o quelle per l’Agenda Urbana risulterebbero difficilmente spendibili né il programma per le assunzioni potrebbe avanzare. Per questo abbiamo inteso utilizzare le operazioni di bilancio e piano, senza utilizzare strumenti contabili separati e due livelli diversi di monitoraggio e governance. Ecco perché è stata abolita la delega al risanamento finanziario che è già parte integrante delle tattiche di bilancio mentre si è dato rilievo al monitoraggio”.        

Foto Rocco Papandrea