Politica
Rete ospedali, non si salva dopo blitz del Governo e con tentativi coccodrilliani
Il deputato Santi Formica va ad oltranza contro le operazioni tardive eseguite dal Governo regionale sul nuovo piano della sanità. La provincia di Messina, con la sua zona tirrenica e nebroidea e l'ospedale di Barcellona, resta penalizzata
- 20/04/2017Marcella Ruggeri
“Il documento approvato penalizza quasi esclusivamente la provincia di Messina, soprattutto la sua zona tirrenica e nebroidea e l'ospedale di Barcellona, seconda cittadina della provincia”. Questa è una delle riflessioni fatte dal deputato regionale Santi Formica in merito alle conseguenze del blitz messo in opera dal Governo e dalla sua maggioranza con l'adozione della nuova Rete ospedaliera tenuta accuratamente segreta e ratificata in un battibaleno in commissione all'Ars. “C’è stata anche la complicità della maggioranza – puntualizza -. Un fatto che la dice lunga sulla considerazione che Governo e maggioranza hanno nei confronti della nostra provincia. I tentativi coccodrilliani e tardivi di tentare di apporre una pezza alle proprie malefatte valgono a poco. Ribadisco il mio invito alla mobilitazione attiva e tutto il mio impegno per ripristinare la giustizia e la legalità".
"Invito fermamente il Direttore generale dell’Asp Sirna a non dare seguito ad alcuna delle previsioni contenute nella nuova - suggerisce il parlamentare -, concernenti l'ospedale di Barcellona e soprattutto il suo Pronto soccorso. La chiusura di quest’ultimo, oltre che lasciare senza assistenza 80mila abitanti, distruggerebbe anche il Pronto soccorso di Milazzo, impossibilitato ad accogliere un carico di 45mila prestazioni l'anno.
“Ritengo che la chiusura del Pronto soccorso - conclude Formica - sia un atto assolutamente illegittimo e inattuabile. Rinnovo il sollecito pertanto a non realizzare la previsione in tal senso”.