La nostra popolazione più piccola possiede dei diritti? E se ce li avesse, come dovrebbe esprimerli? Di fatto, le pari opportunità sono raggiungibili attraverso la mediazione della figura fondamentale per un’Amministrazione municipale ovvero il Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Con una deliberazione della VI Commissione dei Servizi Sociali, si evince la volontà del Civico Consesso di far affidare subito questo mandato, a distanza di nove mesi dalla sua mancanza ufficiale.

Il presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile ha sollecitato il Segretario generale Antonio Le Donne ad accelerare i percorsi amministrativi per nominare il Garante per l’Infanzia. La Commissione delegata alle Politiche Sociali attenderà dunque la metà della prossima settimana per porre l’accento sulle reazioni dello staff Accorinti, con l’auspicio che si possa organizzare la rielezione di questa figura specializzata che lavora a titolo gratuito e che offre un servizio di particolare delicatezza (nel rispetto della Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989).

L’evoluzione delle città parte e passa dal trattamento e dal benessere che viene rivolto ai bambini e ai ragazzi. Le dimissioni da questo ruolo di assistenza da parte della dottoressa Maria Baronello non sono mai state compensate da un sostituto. La carica svolta per oltre due anni, dal 15 aprile 2014 al 25 luglio 2016, deve essere assegnata sempre con avviso pubblico e viene mantenuto per cinque anni, come nella precedente procedura scelta dal Civico Consesso.

L’invito al Sindaco ad intervenire è stato inoltrato tramite la Presidenza del Consiglio che lo ha inviato alla Segreteria Generale, per concretizzare una nomina che diventa necessaria per un target di collettività a rischio, per il semplice fatto di non potersi difendere da sola.

Il Garante dell’Infanzia dovrebbe essere istituito, ai sensi della Legge n. 112 del 12 luglio 2011, poi con una delibera del Consiglio Comunale di Messina n. 57/C del 10/08/2012. Ha il compito di denunciare agli organi giudiziari e di competenza le violenze e gli abusi contro i minori, in collaborazione con la Giunta e i dipartimenti comunali.