Se l’ospite principale al meeting di oggi al Palazzo della Cultura da una parte era il presidente dell’Anas, Gianni Armani, dall’altra si sono susseguiti vari personaggi della politica regionale e nazionale, moderati dal vicepresidente della Commissione trasporti alla Camera Vincenzo Garofalo. Mentre questi ha caldeggiato la fusione di Anas e Cas, l’assessore della Giunta Crocetta al ramo, Giovanni Pistorio ha scandito la sua disapprovazione sull’operato dell’Ars, in merito a questa decisione-bocciatura ipotizzando che ci fosse “qualcosa di marcio a cui sfuggire”.

“Il Governo Gentiloni ha letteralmente demandato alla Regione le manovre di ripristino dell’autostrada Messina - Catania, per affrontare l’evento G7 - ha commentato Pistorio -.  Il Consorzio non possiede lo staff tecnico adibito a queste esigenze con una certa rapidità”. Alla fine, le città di Messina e Catania hanno messo in campo le attitudini e professionalità dei rispettivi Geni Civili.

Grande assente l’Amministrazione Accorinti che non ha partecipato neanche al convegno di 10 giorni fa, organizzato da CapitaleMessina. Tutti i presenti, compreso l’assessore Pistorio, hanno puntato i riflettori su una riorganizzazione generale del vettore trasporti quindi riavvolgendo il nastro sulla rete ferrata, l’alta velocità ferroviaria e il Ponte sullo Stretto. Lo stesso parlamentare di Centristi per l’Italia, Giampiero D’Alia, nonché vertice della Commissione bicamerale per le Questioni Regionali, sta spingendo per la mega opera senza dimenticare che questa deve essere alimentata e supportata da una catena di montaggio di infrastrutture sicure: dagli impianti autostradali al gruppo Ferrovie dello Stato. Non possono più esistere le scusanti della mancanza di fondi o del momento storico-politico sbagliato.

Ad intervenire ancora il Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, altri due volti di Alternativa Popolare, il senatore Bruno Mancuso e il deputato all’Ars Nino Germanà, il direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile di Unime, Antonino D’Andrea, la consigliera d'amministrazione Anas, Francesca Moraci, i presidenti degli ordini di ingegneri e architetti, Santi Trovato e Giovanni Lazzari. All’unanimità la composizione di nuove arterie o “superstrade” è una priorità per tutto l’entourage che si è riunito e può camminare a ritmo spedito con “l’affare Ponte”, se si intercettasse il tetto di spesa.   

Foto Rocco Papandrea