Porti il Giro d'Italia e perdi una nave. L'Amministrazione municipale è stata capace di "lasciare in braghe di tela" gli operatori turistici che hanno perso una grande opportunità di lavoro. La nave Oceana della Carnival – la Compagnia che aveva abbandonato Messina e solo di recente aveva inserito il porto dello Stretto fra gli scali – oggi approda a Catania.

I duemila croceristi con i mille componenti dell’equipaggio sono stati dirottati lontano da Messina perché il Comune non è riuscito a trovare una soluzione adeguata per conciliare la nota corsa ciclistica con la presenza della nave da crociera. Gli operatori del settore avevano colto con grande soddisfazione la coincidenza prospettando ai tour operator la possibilità di effettuare delle escursioni nella zona Nord del territorio, dal momento che il transito dei bus era vietato e quindi nessuno avrebbe potuto raggiungere Taormina.

Per i commercianti messinesi una sorta di bingo con un concentrato di duemila croceristi tutti in città. E, invece, la soluzione prospettata, ovvero trasferimento dei turisti in tram fino all’ex Gil e poi trasporto con i pullman vero la costa Nord, non è stata accettata da Palazzo Zanca. Morale della favola, la nave è stata dirottata su Catania. E se è vero che mediamente un crocerista spende dai 50 ai 100 euro, allora il danno assume proporzioni piuttosto rilevanti per la debole economia della nostra città.