La cordata di imprenditori che s’era avvicinata all’Acr Messina per supportare Franco Proto s’è ufficialmente tirata indietro. Una doccia gelata per il presidente del Messina e i suoi collaboratori, i quali avevano gettato le basi per il rilancio del calcio cittadino. La notizia giunge all’indomani dell’intervista rilasciata da Cristiano Lucarelli, il quale aveva annunciato la sua intenzione di lasciare la città dello Stretto.

I fatti potrebbero essere strettamente connessi. Il motivo per il quale la cordata di imprenditori ha deciso di abbandonare il percorso intrapreso è da ricondurre alla poca chiarezza sul monte debiti e, soprattutto, alle pendenze economiche della società che – a quanto pare – non sarebbe stata in grado di onorare alcuni impegni. Da aggiungere che recentemente l’avvocato Mattia Grassani aveva presentato istanza di fallimento ed era stata avviata la procedura pre-fallimentare. La questione è stata poi risolta con il ritiro dell’istanza, il pagamento di un acconto da parte dell’Acr Messina e l’impegno di rateizzare il rimanente debito.

Ovviamente con il ritiro della cordata di imprenditori è a rischio il progetto di riqualificazione del Celeste, per il quale si dovrebbe attivare un mutuo con il Credito sportivo, ammesso che vi siano da parte dell’Acr Messina le dovute garanzie. Insomma, il futuro si addensa di nubi per il calcio messinese. Per quanto assurdo possa sembrare, il male minore a questo punto sarebbe il fallimento dell’Acr e la costituzione di un nuovo sodalizio che potrebbe richiedere – i tempi ci sono – l’iscrizione alla LegaPro.