Mentre il Sindaco di Messina Renato Accorinti e “consorte” (nel ruolo così previsto dall’etichetta delle autorità) si preparano e dirigono verso Taormina e verso il concerto della Filarmonica della Scala al Teatro Greco fissato per le 19, alcuni consiglieri comunali si infervorano sul tema di chi tra i nomi conosciuti ha deciso di aderire al Corteo No G7. Al di là dei colleghi d’Aula che, pur rispecchiando un apparato istituzionale, sono stati scelti anche per il loro schieramento politico e sono liberi di esprimerlo fuori e dentro il Palazzo, la rimostranza che piove oggi sugli assessori all’Ambiente e alla Cultura, Daniele Ialacqua e Federico Alagna. Questi possono dichiararsi contrari o favorevoli su tutto, puntare i piedi su ciò che desiderano nel modo e nella location che credono, dibattere “sui massimi sistemi” e, giustamente, su argomenti che riguardano la politica internazionale “rimproverando” quelle personalità che occupano poltrone irraggiungibili. Ma devono farlo scollandosi dal mandato che hanno assunto. Ad interpretare così la posizione pacifista dei due componenti del management Accorinti sono Daniela Faranda, Nicola Crisafi, Nicola Cucinotta, Donatella Sindoni e Daniele Zuccarello che hanno sottoscritto una nota che stigmatizza questo tipo di condotta dei due assessori e vuole indurre l’Amministrazione a prendere provvedimenti.

"Assurdo quello a cui stiamo assistendo in queste ore - si espongono i consiglieri in questione -. Il fatto che assessori (finora si ha notizie di due e non uno) che rappresentano ufficialmente una città di 248.000 abitanti, si sentano legittimati a partecipare a manifestazioni contro le istituzioni riunite per discutere di temi di interesse globale, ha dell'incredibile. Per carità, Alagna e Ialacqua sono liberi di pensarla come vogliono, così come lo è ciascuno di noi consiglieri. Ma bisogna avere il buonsenso e il rispetto per il ruolo proprio e degli altri ma, soprattutto, della città che si rappresenta. Un amministratore non può partecipare ad una manifestazione simile e men che meno la promuove. Questo non è rinnegare le proprie idee o la propria provenienza ma avere rispetto per il ruolo rappresentativo che si riveste”.

Daniele e Federico attivisti, nel momento in cui hanno accettato l'incarico di assessori, avrebbero dovuto farsi da parte in favore di Ialacqua e Alagna membri delle istituzioni – commenta familiarmente il quintetto di consiglieri -. Purtroppo, il senso di rispetto e opportunità non alberga all'interno della Giunta Accorinti. Ma è inaccettabile tale atteggiamento, specie considerato il momento delicatissimo che Messina sta vivendo: da mesi l'immondizia invade la città e Ialacqua se ne va a fare manifestazioni di piazza per opporsi ai massimi sistemi? È tempo che Sindaco ed assessori decidano che cosa vogliono fare: o sei attivista in protesta contro il sistema sempre e a tutti i costi, oppure sei parte delle istituzioni. Delle due l'una. È evidente che Ialacqua non intende scindere le cose ma noi non possiamo accettarlo, per questo abbiamo chiesto trasversalmente, di sentire in Aula Sindaco e assessori interessati e sosteniamo la necessità che lascino i propri incarichi, rassegnando le dimissioni o vengano sollevati dall'incarico dall'Accorinti Sindaco e non dal Renato attivista."