Politica
Messina e Reggio Calabria si abbracciano nel supporto di Protezione Civile
L’Area dello Stretto diventa un punto di osservazione unico e non di due realtà staccate anche per il sistema tutela pubblica. A Palazzo Zanca i sindaci Accorinti e Falcomatà firmano un protocollo per aiutarsi nel soccorso territoriale
- 29/05/2017Marcella Ruggeri
Non avere paura di un territorio rispetto a quello che potrebbe succedere in caso di calamità naturale o di altre catastrofi dovrebbe essere il primo gradino a cui ambire per una macchina di gestione salvaguardia funzionante. L’Area dello Stretto possiede tanti gradini da sudarsi e conquistare allestendo un punto di osservazione unificato, senza separare finalmente la Città peloritana e la sua dirimpettaia quando sono le caratteristiche idrogeologiche ad accumunarle. I sindaci, di Messina, Renato Accorinti e di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, hanno siglato, oggi, a Palazzo Zanca il Protocollo di intesa relativo all’attuazione di iniziative a valenza tecnico operativa per il supporto reciproco delle zone ricadenti sullo Stretto per fini di Protezione Civile. Nella logica dell’ottimizzazione delle risorse disponibili da parte del Comune di Messina e di Reggio Calabria, si rende necessario un impegno coordinato e programmato di tutte le strutture di Protezione civile e delle Associazioni di volontariato che stipulano questo Protocollo di intesa. Ecco il testo del documento:
L’Area dello Stretto di Messina storicamente è stata oggetto di eventi naturali che hanno coinvolto pesantemente le realtà urbane delle due sponde; Dal punto di vista geofisico, come sottolinea l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), lo Stretto di Messina rappresenta un’area di enorme interesse, essendo tra le zone tettonicamente più attive del territorio nazionale. Qui è avvenuto, il 28 dicembre del 1908, il più forte terremoto italiano che sia stato registrato strumentalmente. Infatti, la sua magnitudo, M=7.1, rappresenta il massimo livello di energia liberato da un evento sismico nel nostro paese, da quando i terremoti sono rilevati sistematicamente con strumenti di registrazione.
L’enorme distruzione causata (circa 80mila vittime), soprattutto nelle città di Messina e Reggio Calabria, fa di questo terremoto una delle maggiori catastrofi della storia dell’umanità. Tutte le analisi sulla sismicità storica dello Stretto di Messina e sulla sua dinamica attuale confermano che eventi come quelli del 1908 sono avvenuti più volte in passato nell’area, a distanza di diverse centinaia di anni l’uno dall’altro ed avverranno ancora. Dal punto di vista del Rischio Idrogeologico, le due sponde dello Stretto presentano analogie che hanno provocato storicamente danni rilevanti e vittime sui territori con gravi forme di dissesto idrogeologico; Occorre procedere ad azioni concrete ed operative al fine di prevenire e mitigare i danni di eventi futuri per proteggere la salute e la vita degli abitanti dell’Area dello Stretto; Occorre mettere in campo strategie comuni per mitigare i livelli di rischio e programmare un uso delle risorse umane e materiali idonee a fronteggiare gli eventi in maniera rapida e precisa; il Comune di Messina il cui territorio è caratterizzato da condizioni di elevata pericolosità sismica, ha avviato una serie di iniziative volte alla sensibilizzazione della popolazione verso le problematiche del rischio sismico. Il Comune di Messina dal 2010 ha istituito, tra le altre iniziative in tema di protezione Civile, la “Settimana della Sicurezza – Esercitazioni di Protezione Civile” che quest’anno ha raggiunto la VIII Edizione “Messina Risk Sisma 2017”. L’obiettivo della “Settimana della Sicurezza” è quello di testare gli interventi di emergenza a seguito di un terremoto e successiva onda di maremoto e quindi di contribuire a migliorare ed accrescere la conoscenza del Sistema Protezione Civile sia a scala Comunale e di Città Metropolitana, ed oggi sia anche dell’Area dello Stretto e delle Regioni Sicilia e Calabria.
Infatti, quest’anno grazie all’intesa tra il Dirigente Generale della Protezione Civile della Regione Sicilia e il Dirigente della Protezione Civile della Regione Calabria, si è potuta sperimentare una prima collaborazione di utilizzo di risorse con l’invio di una Colonna Mobile di Soccorso della Regione Calabria presso l’Area di Ammassamento di Messina denominata “Santamaria – Ex Gil”, prevista nel Piano di Emergenza del Comune; La conoscenza delle risorse umane e materiali delle forze di soccorso potenzialmente utilizzabili nell’Area dello Stretto è importante per la pianificazione della gestione dell’emergenza; Le esercitazioni consentono di verificare, attraverso l’omogeneizzazione di procedure e linguaggi, l’impiego coordinato delle singole componenti e strutture operative; Esiste un forte interesse tra le parti a sviluppare una più intensa e strutturata collaborazione su comuni temi della previsione, prevenzione, soccorso e gestione dell’emergenza in particolare nell’Area dello Stretto di Messina, tesa a fornire prodotti e servizi di pubblica utilità ottimizzando le risorse disponibili.
Nell’Accordo si conviene oltre all’Art. 1 dove si specifica che le motivazioni con cui si arriva a questo sono parte integrante e sostanziale: Art. 2: (Oggetto dell’Accordo) Oggetto della presente intesa è l’attuazione di: iniziative di supporto tecnico operativo specialistico in materia di Protezione Civile e di soccorso in termini di risorse umane, materiali e di utilizzo delle Associazioni di Volontariato; attività di informazione e formazione sui rischi territoriali per la popolazione dell’Area dello Stretto; attività specifiche esercitative per i vari rischi che coinvolgano tutti gli Enti territoriali, le Scuole e la popolazione dell’ Area dello Stretto. Art. 3: (Impegno dei Comuni) Il Comune di Messina e di Reggio Calabria si impegnano ad approfondire attraverso un gruppo tecnico di lavoro i temi di collaborazione, le modalità di intervento e coinvolgimento delle strutture regionali e nazionali di Protezione civile, al fine di strutturare un sistema integrato di protezione civile a beneficio di tutta la Comunità dell’Area dello Stretto di Messina. Art. 4: (Gruppo tecnico di lavoro) Il gruppo tecnico di lavoro sarà formato da Assessore o delegato del Sindaco alla Protezione civile, dal Dirigente del settore e da un esperto in tema di Protezione civile, individuati dai Sindaci con apposito atto. Il gruppo di lavoro approfondirà tutte le problematiche e criticità di Protezione civile dell’area dello Stretto di Messina, compreso lo sviluppo di programmi di informazione e formazione, accordi con le Università, Enti di ricerca scientifica e quant’altro necessario, anche al fine di intercettare finanziamenti nazionali e comunitari. Predisporrà tutti gli atti necessari per procedere alla stipula di una “ Convenzione – quadro” che disciplini i rapporti di reciproca collaborazione e le modalità di intervento fra tutti i soggetti interessati, compreso le Associazioni di volontariato, al fine di rafforzare e rendere sempre più moderno ed efficiente il sistema di protezione civile nel territorio dei Comuni interessati e migliorare in termini di qualità e quantità i servizi di protezione civile da fornire alla popolazione dell’Area dello Stretto di Messina. Art. 5: (tempi del gruppo tecnico di lavoro) Il gruppo tecnico di lavoro dovrà concludere i propri lavori e predisporre una “Convenzione quadro” entro sei mesi dalla data di sottoscrizione del presente protocollo d’intesa. Art. 6: 1. Il presente protocollo impegna le parti sottoscrittrici alla realizzazione degli obiettivi in esso contenuti; 2. Per l’attuazione del protocollo non derivano maggiori oneri a carico delle finanze pubbliche; 3. Il presente protocollo è pubblicato sul sito delle rispettive Amministrazioni per gli adempimenti di cui al comma 1, art.12 del Dlgs33/2013.
Foto Rocco Papandrea